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Il destino di tante miserevoli vittime del comunismo nel ventesimo secolo ha assunto in molti casi un aspetto paradossale: mentre questi oppositori scalavano muri e cercavano in altri innumerevoli modi di trovare la libertŕ in Occidente, gli intellettuali occidentali proclamavano con trasporto che proprio i regimi comunisti rappresentavano il futuro. Nel nostro secolo, si sta mettendo in scena una situazione simile: mentre le vittime dell'arretratezza e del dispotismo del Terzo Mondo si riversano in Occidente, gli stessi intellettuali, chiusi nella loro torre d'avorio, affermano che la vita in Occidente č un incubo in termini di ineguaglianza e di oppressione. Nel suo "La mente servile" Kenneth Minogue esamina la lunga adorazione che gli intellettuali hanno mostrato per l'ideale della perfezione sociale e sottolinea come questo sogno idealistico stia distruggendo proprio i fattori che hanno fatto sě che l'Occidente potesse esercitare un fascino irresistibile per i popoli degli altri paesi. "La mente servile" cerca di capire come la moralitŕ occidentale si sia trasformata in una semplice posa, in una esaltazione acritica di cause etiche.