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A settant'anni dalla folgorante apparizione di "Roma cittŕ aperta" di Roberto Rossellini, il Neorealismo continua a essere la stagione piů conosciuta, amata e influente della storia del cinema italiano. Attraverso fotogrammi e sequenze di film, documenti, manifesti, materiali pubblicitari, testi e sceneggiature originali, frammenti d'interviste, note di produzione, lettere e dichiarazioni, il volume propone un'originale rilettura di quell'esperienza, che non fu un movimento organico, bensě una scuola nel senso piů puro del termine, ovvero un "luogo" di apprendistato per generazioni di autori che arricchirono poi il modello in un registro di sfumature. Il volume ne ripercorre le tappe piů significative: dall'influenza di alcune esperienze anticipatrici degli anni Trenta e dei primi anni Quaranta (il Renoir di Toni, i film di De Robertis), alle figure centrali del Neorealismo (Rossellini, De Sica, Visconti, Lattuada, De Santis, Lizzani), ai principali collaboratori (sceneggiatori come Suso Cecchi D'Amico, Sergio Amidei e Cesare Zavattini, direttori della fotografia come Aldo Tonti e G. R. Aldo), per giungere sino all'ereditŕ neorealista rintracciabile in numerosi autori del cinema contemporaneo.